" ... perchè sono Dio e non uomo" (Osea 11,9). Riflessioni sul Vangelo della giustizia di Dio – Lectio Magistralis

FBK Aula Grande

Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali
Aula Grande

Il problema del modo con cui giustizia e misericordia si conciliano in Dio fu per secoli «la questione fatale della cristianità occidentale» (Walter Kasper), perché si estendeva a Dio lo schema forense della giustizia retributiva o punitiva. La giustizia di Dio è stata da molti percepita come sinonimo di severità, ira, castigo, e ne sono derivate pesanti conseguenze. Nei primi decenni del Novecento ci si rese conto che la giustizia di Dio va compresa partendo dalla rivelazione, anzitutto dalla realtà dell’alleanza gratuita. Ne è derivata l’unanime convinzione che la giustizia di Dio «è l’attività salvifica di Dio che porta a compimento le promesse per grazia» (Stanislas Lyonnet), «è prima di tutto una qualità personale divina che comporta salvezza e amore, è la realtà stessa di Dio» (Gianfranco Ravasi). La misericordia è la giustizia specifica di Dio. L’analisi della procedura del rîb, che innerva buona parte della rivelazione, aiuta a capire che, di fronte all’infedeltà del popolo, Dio per fedeltà sponsale o paterna a se stesso, con «una capriola del cuore» (Jörg Jeremias) passa dall’ira al perdono gratuito: «Non darò sfogo all’ardore della mia ira, perché sono Dio e non un uomo» (Os 11,9). Ne consegue che la redenzione, l’espiazione, la riconciliazione vanno interpretate in modo discendente; non è l’uomo che si accosta a Dio per compensarlo, ma è Dio che per il suo amore fedele, condiviso pienamente dal Figlio, considera prezioso l’uomo, creato a sua immagine, gli viene incontro, lo perdona, gli ridà vita. «La giustizia di Dio è grazia: è giustizia attiva, che raddrizza l’uomo incurvato, lo rimette in posizione eretta, lo rende diritto. Qui ci troviamo di fronte alla svolta portata dal cristianesimo nella storia delle religioni» (Joseph Ratzinger).

Relatori

  • mons. Lorenzo Zani - Speaker
    Docente Emerito CSSR
    Lorenzo Zani, nato a Cavareno (TN) nel 1941, è stato ordinato prete nel 1965. Ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura (Pontificio Istituto Biblico) e la laurea in Teologia (Pontificia Università Gregoriana). Dal 1986 al 2009 è stato Responsabile del Corso Superiore di Scienze Religiose, presso il quale ha tenuto corsi di Teologia e Studi biblici fino al 2017. È docente dello Studio Teologico Accademico di Trento. Ha collaborato alla revisione della traduzione CEI del Nuovo Testamento ed è autore di numerosi saggi di esegesi e testi di spiritualità, tradotti in varie lingue.

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