“RESILIENT BELIEFS: UNA PANORAMICA” A BRESSANONE SI DISCUTE DI OPINIONI FORTI
Il 18-19 novembre, a Bressanone si è tenuto il primo seminario di studi del progetto di ricerca interdisciplinare “Resilient Beliefs: Religion and Beyond”, finanziato dall’Euregio Science Fund e portato avanti dal Centro per le Scienze Religiose in collaborazione con l’Università di Innsbruck e il PTHSTA.
Al centro del progetto di ricerca REBE vi sono quelle convinzioni, opinioni, credenze che, per buone o cattive ragioni, spesso difficili da decifrare, sono particolarmente resistenti al cambiamento, talvolta anche di fronte a evidenze contrarie. Gli esempi sono noti a tutti e vanno dalle certezze del senso comune, alle opinioni politiche, alla partigianeria sportiva, alle nozioni scientifiche immagazzinate a scuola, a intuizioni della vita attorno a cui si costruisce il proprio senso di integrità o rettitudine morale.
Durante il workshop del 18-19 novembre sono stati affrontati molti di questi temi, dalle teorie del complotto (Scott Hill – Innsbruck) alle delusions patologiche e alle loro implicazioni giuridiche (Eugenia Lancellotta – Trento), dal ruolo del dogma nella fede e nella teologia cristiana (Gloria Dell’Eva – Bressanone) alla distinzione tra una buona e una cattiva resilienza dossastica (Winfried Löffler – Innsbruck), dal rapporto tra religione e illusione (Paolo Costa – Trento) alla rilevanza epistemica del disbelief (Boris Rähme – Trento).
Già in cantiere per i prossimi mesi ci sono, oltre alle pubblicazioni, altri workshop e un convegno finale in cui verrà ulteriormente sviluppata l’indagine su uno degli aspetti più enigmatici della vita mentale umana.