Workshop Eufacets | Esperimenti di fotografia partecipata: memoria, racconti e visioni

FBK Aula Grande
Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali
Aula Grande
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Descrizione generale, definizione obiettivi e domanda di ricerca
Il workshop del progetto Eufacets è un momento di ricerca partecipativa che viene svolto nella prima metà del progetto per coinvolgere attivamente i partecipanti nell’esplorazione delle prime direzioni di ricerca ed idee e suggestioni progettuali.
L’impostazione del workshop segue l’approccio del participatory design, specificatamente nella Parte 1 del workshop e dell’approccio di etno-semiotica del design nella Parte 2 del workshop.
Nella prima parte si coinvolgeranno gli utenti per re-inquadrare le domande di ricerca e metterle a fuoco; progettare soluzioni innovative attraverso la co-creazione; attuare prototipazioni delle idee nel contesto con utenti reali cercando di
- coinvolgere attivamente i potenziali utenti della futura app Eufacets, ovvero le persone dai 65 anni in sù e la rete intergenerazionale delle persone a cui tengono;
- svolgere attività di ricerca pratiche sulle potenzialità inesplorate della condivisione qualitativa delle fotografie;
- indagare come la futura app Eufacets possa facilitare l’innescarsi (o l’aggiornarsi) di dinamiche intergenerazionali.
La seconda parte mira a stimolare il racconto auto-biografico attingendo a diversi tipi di memoria e dunque sollecitando ricordi individuali e collettivi, grazie all’utilizzo di tecniche legate allo storytelling e all’arte con una metodologia di embodied cognition ed etno-semiotic-design.
Verranno attivati due esercizi intitolati “Scrittura creativa e collettiva” e “Immagini e racconti tra auto-percezione, identità e anonimità”, mirati a rispondere alle seguenti domande: come interagiscono le generazioni over 65 con la memoria e con il loro passato? Quali sinergie e pratiche discorsive si instaurano con oggetti e azioni (il vestirsi, il cibo, il territorio, gli spazi, le immagini, la quotidianità) e con soggetti (esseri viventi, famigliari, care-givers, comunità, pari, sconosciuti o altri esseri viventi non umani, animali, piante, universo, etc)? Quale rapporto con il fare analogico/digitale nel loro presente? Come favorire la creatività e l’interazione? Come attesorare una tappa della vita così preziosa?
Contatti:
- Silvia Barbotto:
- Laura Boffi:
- Sara Hejazi:
- Stefania Yapo:
Immagine: SBF-Risemantizzazione (Memoria verosimile) Visual-telling