"Amicus Lucretius". Gassendi, il "De rerum natura" e l'edonismo cristiano

25 Ottobre 2022

Molti studiosi hanno studiato il dialogo tra la tradizione epicurea e Pierre Gassendi. D’altro canto, nessuno ha tentato di condurre un’analisi completa della ricezione di Lucrezio nell’opera gassendiana. Questo libro cerca di mostrare che Gassendi è stato il primo autore a discutere quasi tutto il poema “De rerum natura”, con un ambizioso progetto in mente. Egli cercò di offrire una versione “cristianizzata” della teoria di Lucrezio, ossia di costruire una visione atomistica del mondo “libera” dai molti errori pericolosi di cui l’atomismo veniva spesso tacciato (l’empietà, il vizio, l’irrazionalità). In particolare, Gassendi ha applicato una strategia dialettica che gli ha consentito di recuperare dal “De rerum natura” un atomismo provvidenziale, una psicologia epicurea che tutela l’immortalità dell’anima, un edonismo cristiano. Quest’ultimo scopo era cruciale. Gassendi emerge qui come il culmina di una tradizione di pensatore crisitani, come Lorenzo Valla ed Erasmo da Rotterdam, che avevano già tentato di fondere l’edonismo epicureo con il cristianesimo. Il volume può attirare l’attenzione degli studiosi dell’antichità e del pensiero rinascimentale/moderno. Inoltre, è anche un’utile lettura per gli specialisti della ricezione della poesia latina dalla prospettiva filosofica.

Avviso sui cookie di WordPress da parte di Real Cookie Banner