BANDO CINQUE (5) CONFERENCE GRANTS DI PARTECIPAZIONE PER PRENDERE PARTE AL CONVEGNO
Sei uno/a studente/ssa di dottorato o un/a dottore/ssa di ricerca nei campi delle scienze religiose, della semiotica, delle scienze della comunicazione o di discipline correlate?
Sei interessato/a a esplorare l’intersezione tra nuove tecnologie, linguaggio, religione e fenomeni di conservazione/trasformazione?
Se è così, ti invitiamo a candidarti per accedere ad un’opportunità unica di partecipare a un simposio innovativo che approfondisce l’affascinante dominio in cui convergono tecnologia, studi sul linguaggio e religionistica.
Abstract del convegno
“Serbare il senso” definisce un’operazione essenziale della cultura. Racchiude il tempo in una forma, estende la memoria nella trasmissione, plasma la continuità attraverso la vigilanza. Nella risonanza profonda del verbo latino servo, il serbare si manifesta come gesto del custodire, sostenere, riservare, trasmettere. Serbare il senso è sempre un atto di creazione, una performance estetica ed etica che genera durata e intelligibilità.
Il convegno “Il senso serbato / Preserving Meaning”, che si terrà dal 16 al 19 dicembre 2025 presso il Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler, invita a riflettere sul serbare il senso nei domini del rito, dei media, dell’ecologia e della tecnologia. Serbare il senso non significa immobilizzarlo, ma modulare la temporalità; si manifesta come trasformazione nella continuità, come sopravvivenza nella metamorfosi, come visibilità nella trasmissione. I riti serbano il senso riconfigurando le forme della ripetizione. Le immagini serbano il senso irradiando visibilità attraverso le generazioni. Gli archivi serbano il senso istituendo ordini di memoria, proiettando condizioni di leggibilità futura. Serbare il senso fonda la possibilità stessa della durata culturale. La religione articola con particolare intensità questa dinamica. Testi sacri, riti e tradizioni esemplificano il serbare il senso come vigilanza, come cura etica che trattiene l’orientamento ultimo dell’esistenza. La fede stessa si dispiega come atto di serbare il senso: custodire il significato contro la dispersione, sostenere la memoria come promessa, congiungere la finitudine con la trascendenza. La conservazione ambientale estende il medesimo principio su scala planetaria. Gli strati geologici serbano il senso come archivi temporali, gli ecosistemi come codici viventi di biodiversità, i ghiacciai come testimoni cristallini del clima. Qui il serbare il senso diviene insieme ecologico ed etico: una responsabilità per la sopravvivenza dei segni inscritti nella materia e nella vita. L’intelligenza artificiale moltiplica le poste in gioco del serbare il senso. Gli algoritmi memorizzano, filtrano, ricombinano; costruiscono regimi meccanici di ritenzione che rimodellano memoria, conoscenza e immaginazione. Serbare il senso entro le architetture algoritmiche implica nuove forme di cura, nuove logiche di selezione, nuove responsabilità d’interpretazione. Oggi serbare il senso esige una visione realmente multidisciplinare. Semiotica, scienze religiose, estetica, teoria dei media, filosofia della tecnologia, discipline ambientali ed etica convergono nell’interrogare come il significato persista, come si trasformi, come sopravviva.
Panoramica del convegno
- Tema: Il senso serbato
- Durata: Quattro giorni
- Luogo: Trento, Fondazione Bruno Kessler
- Data: 16-19 dicembre 2025
- Lingua: Italiano
L’organizzazione del simposio offre un contributo (Conference Grant) fino a 300 Euro a ciascun/a partecipante selezionato/a a copertura dei costi inerenti alla partecipazione al simposio tramite rimborso analitico delle spese sostenute per l’acquisto di titoli di viaggio e per il pernottamento. I vincitori avranno accesso ai coffee break e ai pranzi menzionati nel programma.
Sono disponibili n. 5 conference grants di partecipazione e i/le candidati/e selezionati/e saranno scelti/e in base alla qualità e alla rilevanza della loro ricerca e dei loro contributi rispetto al simposio. Le candidature verranno esaminate da una commissione interna al Centro FBK-ISR.
Criteri di ammissibilità
Possono candidarsi i/le dottorandi/e o i dottori/le dottoresse di ricerca in scienze religiose, semiotica, scienze della comunicazione o discipline correlate.
I/le candidati/e devono avere un interesse dimostrabile per la ricerca interdisciplinare in religionistica
Come candidarsi
I/le candidati/e interessati/e sono invitati/e a presentare la propria candidatura entro il 15/11/2025. Il dossier di candidatura deve includere i seguenti documenti:
- Un curriculum vitae (CV) in formato europeo che evidenzi il background accademico e professionale;
- Una breve lettera d’intenti di massimo 2000 caratteri, che delinei gli interessi di ricerca e spieghi perché si è interessati/e a partecipare a questo simposio;
- Un abstract (massimo 300 parole) di un documento o di una presentazione che si intende condividere durante il simposio. Si prega di sottolineare il modo in cui si riferisce al tema della realtà immersiva e della religione;
- Nomi e informazioni di contatto di almeno due referenze accademiche o professionali che possano testimoniare delle qualifiche e del potenziale contributo al simposio del/della candidato/a.
I/le candidati/e interessati/e dovranno inviare questi documenti in un unico file PDF via e-mail all’indirizzo con oggetto: “Domanda di sovvenzione per il simposio – [Cognome]”.
Date importanti
- Scadenza della domanda: 15 novembre 2025, alle 11:59 PM
- Notifica di accettazione: 25 novembre 2025, alle 8:00 AM
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai sensi dell’ art. 13 del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR), si informa che i dati personali forniti verranno trattati dalla Fondazione – nella sua qualità di Titolare del Trattamento dei dati personali – tramite strumenti manuali, informatici e telematici comunque idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi, esclusivamente nell’ambito della presente Call for Conference Grants e per gli adempimenti ad essa connessi.
Il conferimento dei dati è obbligatorio per presentare la propria candidatura. È diritto di ciascun candidato ottenere l’accesso, la rettifica, la cancellazione, la limitazione del trattamento, l’opposizione al trattamento per motivi legittimi, la portabilità e la proposizione e reclamo all’Autorità di controllo dei dati personali ai sensi del Capo III del GDPR.
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