Il nostro Centro tra i fondatori della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio
Di fronte alla sempre più pericolosa pervasività dei discorsi e dei fenomeni di odio, è urgente coordinare le diverse iniziative per dar vita a una risposta davvero incisiva, basata su risultati di ricerca attendibili ed estesi.
Da qui, la creazione della Rete, tra le cui finalità spiccano gli elementi individuati anche dCiao Isabella,all’UNESCO e dal Consiglio d’Europa come necessari per affrontare il fenomeno dello hate speech: dai fenomeni di disinformazione alla creazione e promozione di narrazioni corrette e accurate e narrazioni alternative.
Il Centro per le Scienze Religiose e il Centro Information and Communication Technologies (ICT) rappresentano la Fondazione Bruno Kessler nella Rete, cui aderiscono tre ong che operano a livello internazionale (Action Aid Italia Onlus, Amnesty International Italia, COSPE Onlus), otto associazioni (ASGI- Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, ARCI, Associazione “Carta di Roma”, Associazione Giulia Giornaliste, Lunaria, Pangea Onlus, Vox Diritti, Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI), un movimento transnazionale (No Hate Speech Movement Italia), ricercatori e ricercatrici provenienti da otto università (Bicocca, Bologna, Firenze, Padova, Reading (UK), Statale Milano, Trento, Verona), il CNR di Palermo, il centro studi Cestudir Venezia, due osservatori (OSCAD- Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, Osservatorio di Pavia), il Consiglio Nazionale Forense e la Commissione diritti fondamentali della Camera penale di Venezia.
In dialogo con la Rete è inoltre l’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
Ad oggi sono una trentina i progetti in essere che fanno capo alle diverse realtà che hanno dato vita alla Rete e sei sono i report periodici che vengono prodotti dalle diverse organizzazioni.
Il Centro per le Scienze Religiose contribuisce con il suo impegno in diversi progetti di ricerca-azione volti allo studio e al contrasto degli orientamenti e dei discorsi intolleranti e ostili indirizzati, in particolare, alle minoranze religiose. Tra questi ricordiamo il progetto DIsCOrsi d’oDIo e culture giovaNili On line (DICO DI NO) che ha investito il campo dell’educazione indagando gli orientamenti giovanili e promuovendo laboratori partecipati presso sei scuole secondarie superiori a Roma e a Trento.
La partecipazione del Centro per le Scienze Religiose di FBK alla Rete si inserisce nella sua Mission, articolata nel position paper del 2019 “Religion and Innovation: Calibrating Research Approaches and Suggesting Strategies for a Fruitful Interaction”, e, più in particolare, nel lavoro di ricerca e intervento condotto, in collaborazione con FBK ICT e con altri partner accademici e non, sul rapporto tra religione e innovazione nel contesto dell’educazione, della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale.