Ballare di architettura: Atti impuri e pura potenza tra musica immaginata e immaginaria
FBK Aula Piccola
Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali
Aula Piccola
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Da quando esiste come pratica autonoma, la critica musicale viene ciclicamente tacciata di inadeguatezza (come possono le parole catturare la proverbiale ineffabilità dei suoni?), arbitrarietà (qual è il valore di un giudizio che sembra così spesso indifendibilmente soggettivo?), inutilità (a cosa servono, in fondo, le parole dei critici musicali che, posticce, parassitarie, si attaccano addosso alla musica?). Se la critica musicale appare tutta forzata e infruttifera, come dovremmo giudicare il gesto critico esercitato su una musica che neppure esiste? Può sembrare strano, ma nel corso della storia dello scrivere di musica, alcuni – critici, giornalisti, scrittori di “cose musicali” – si sono dedicati a questa attività paradossale, con scopi, e stili, assai diversi. Si scrive di dischi che non esistono, ma magari di musicisti assolutamente reali. O si fantasticano musiche suonate e registrate da musicisti altrettanto immaginari. Si può voler prendere in giro il sistema-musica (la discografia, lo stardom, il fandom, la stessa stampa musicale) o si può invece voler costruire un gioco complice con chi, quella recensione (di un disco inesistente sì, ma magari plausibilissimo), la leggerà. Scrivere di dischi immaginari è certamente un fatto curioso, che ci consente, però, di illuminare in modo particolarmente efficace la pratica dello scrivere di musica in generale.
Relatore: GABRIELE MARINO, Università di Torino
Coordinamento scientifico: Massimo Leone, Direttore FBK-ISR
Ciclo di seminari: “(Dis-)Enchantment in Religion and Ethics“
L’evento si terrà in lingua italiana
La presentazione avverrà in presenza in Aula Piccola FBK fino ad esaurimento posti e in modalità online.
E’ obbligatoria la registrazione entro il 19 febbraio 2024 alle ore 12.00.
Relatori
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Gabriele Marino - SpeakerUniversità di TorinoGabriele Marino è un semiologo che lavora presso l'Università di Torino, dove insegna Semiotica delle culture musicali. Si occupa principalmente di musica, comunicazione online e teoria semiotica. È membro dei gruppi di ricerca FACETS e OLiNDiNUM, e segretario dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici e della sezione italiana dell'International Association for the Study of Popular Music. Ha insegnato semiotica del design allo IAAD di Torino e Bologna, allo IED di Milano e allo IUSVE di Mestre. È cofondatore della trasmissione #semioboomer, andata in onda sugli account social della rivista accademica Lexia, e cocuratore di "TikTok" (Hoepli, 2023), il primo saggio italiano sul tema. Gestisce gli account social della rivista accademica Semiotica.
Registrazione
La registrazione a questo evento è richiesta.
Registration closed on 19/02/2024.