Murdoch e Weil su ciò che ci separa dalla realtà

Iris Murdoch e Simone Weil sostengono che l’attenzione sia la condizione necessaria affinché la mente possa accedere alla realtà, e che essa sia non solo una facoltà epistemica, ma anche morale. Sebbene Murdoch sia ispirata da Weil, sostengo che la loro comprensione dell’attenzione e del processo di percezione morale attraverso di essa differisca in modo significativo, a causa del diverso ruolo che attribuiscono al sé. Da un lato, l’attenzione consente l’accesso alla realtà, che è necessariamente mediato dalle nostre capacità, dalla nostra storia e dalla nostra visione del mondo. Dall’altro, l’attenzione implica una rimozione quasi completa di tutto ciò che appartiene all’individuo storico, tendendo verso un ideale di impersonale. In questo intervento esamino i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna concezione. Se l’attenzione è personale, come può offrire accesso a una realtà condivisa, persino oggettiva? Se è impersonale, è davvero possibile prestare attenzione spogliandoci di ciò che siamo e di ciò che sappiamo? Le risposte a queste domande incidono anche sulla questione di quale sia, precisamente, la rilevanza morale dell’attenzione.
SILVIA CAPRIOGLIO PANIZZA | CoRe project Senior Researcher
Ciclo di Seminari: Conservazione e trasformazione nell’etica e nella religione
Coordinamento scientifico: Massimo Leone, FBK-ISR
La relatrice si collegherà da remoto.
L’evento si terrà ONLINE in lingua inglese.
È richiesta la registrazione entro il giorno 24 ottobre 2025 ore 12:00 per poter organizzare il collegamento.
Relatori
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Caprioglio Panizza - Relatore ospiteCoRe project Senior ResearcherSilvia Caprioglio Panizza è ricercatrice senior presso il Centre for Ethics dell’Università di Pardubice e Honorary Senior Research Fellow presso lo University College Dublin. In precedenza ha lavorato a Norwich, Cambridge, Roma e Tubinga. È autrice di The Ethics of Attention: Engaging the Real with Iris Murdoch and Simone Weil (Routledge), co-curatrice di The Murdochian Mind (Routledge) e co-curatrice e co-traduttrice delle opere letterarie di Simone Weil (Bloomsbury). Il suo lavoro si concentra sulla psicologia morale, in particolare su questioni legate all’attenzione, alla fiducia, alla modalità morale e a come queste si riflettano nell’etica animale.
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