Paolo Costa discute le prospettive della laicità moderna

03 Agosto 2017

In conclusione del suo soggiorno di ricerca presso l’Università di Vienna e l’Institut für die Wissenschaften vom Menschen, Paolo Costa, ricercatore del Centro per le Scienze Religiose di FBK, ha tenuto un seminario davanti ai Fellows dell’IWM (tra loro anche Chantal Mouffe, autrice di “The Democratic Paradox”).

Nell’incontro, tenutosi il 25 luglio, e intitolato “The Post-Secular City”, Costa ha sostenuto che il dibattito sulla laicità ha subito una torsione decisiva negli ultimi cinquant’anni. Dal suo punto di vista, è quindi giustificato parlare di un vero e proprio mutamento di paradigma. La svolta concerne soprattutto lo smantellamento del cosiddetto “teorema” della secolarizzazione (com’è stato notoriamente chiamato da Hans Blumenberg). Più precisamente, il modo migliore per descrivere il dibattito recente è presentarlo come una discussione polarizzata tra i decostruttori e i manutentori del teorema. La conclusione di Costa, ampiamente dibattuta dopo la sua relazione, è stata cauta, se non addirittura esitante. La sua impressione è che il concetto di secolarizzazione potrebbe non essere più utile per comprendere ciò che il futuro ha in serbo per noi.

L’attività rientra nella linea di ricerca “Spiritualità e stili di vita” e nel progetto di ricerca “Arguing Religion”.

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