La de-polarizzazione nella religione e nell’etica

Spingersi verso il polo estremo può esaltare, far sentire unici e pionieri, singolari e solitari,
membri di un’élite; può legarsi alla sete per il nuovo e per la scoperta; può nutrirsi della
tensione che si genera fra gli estremi. Ma l’estremità polare può anche isolare, far perdere
l’orientamento, inebriare in una corsa in cui si dimentica tutto fuorché l’apice, la vetta, il
culmine. Esploratori ed esploratrici dell’estremo non mancano in ambito religioso ed etico,
dal culmine della santità all’eccesso del fondamentalismo, dall’entusiasmo del rivoluzionario
al radicalismo dell’ideologo. Con i contesti, i linguaggi, e le tecniche cambiano anche le polarità
del religioso e si accendono da nuove scintille, oggi sempre più digitali e connesse con le
nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale. Ma nascono e si diffondono, anche in ambito
tecnologico, pure nuove sensibilità della “de-polarizzazione”, che guardano al percorso più
che alla meta, alla comunità più che all’eroe, all’umana contraddizione delle tensioni più che
alla purezza sovrumana dei poli. Polarizzazione e de-polarizzazione sono due movimenti-
cardine della religione e dell’etica del nostro tempo. Il seminario di IRS-FBK ne esplora lo
spazio, irto di tensioni, e ne inizia una cartografia ragionata, attraverso le voci dei suoi
ricercatori e delle sue ricercatrici, attraverso la collaborazione con gli altri gruppi di ricerca
FBK, e attraverso interventi di collaboratori ed esperti ospiti.

 

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